
Univerciné Italie 2009 - Nantes
La vita è bella nella commedia all’italiana
Intervista a Jean Gili, storico del cinema italiano
La commedia italiana, molto più di un insieme di cliché, rivela le stranezze della società transalpina, con un tocco di autoderisione. Nata sotto il fascismo, oggi è il genere più popolare in Italia. Retrouvez cet article en version française.
Oggi, la Commedia italiana si inserisce perfettamente nell’industria cinematografica, cercando di sedurre il pubblico più ampio possibile pur tenendo d’occhio l’obiettivo principale dello spettacolo : il divertimento. La commedia è il genere che piace di più in Italia. Riflette meglio degli altri la società italiana perché parla della vita quotidiana. In genere, i personaggi sono attori famosi in Italia che impersonano dei ruoli nei quali tutti si possono immedesimare. Si trovano molti film “corali” in cui non si segue un solo personaggio bensí tanti che hanno ciascuno la propria storia e che si incrociano spartendosi lo schermo in parti uguali. La commedia italiana affronta tutti gli argomenti, anche quelli più seri (l’immigrazione, i problemi familiari, i costumi del paese…). Il film Amore, Bugie e Calcetto, presentato durante il festival Univerciné, illustra bene questa tendenza : presenta una tavolozza di attori famosi pur creando situazioni adatte alle risa dello spettatore.
Gli italiano sono consapevoli dei propri cliché e a loro piace riderne ; si burlano degli stereotipi e si divertono nel metterli in ridicolo. Nel film di Claudio Cupellini Lezioni di cioccolato viene proposto il cliché dell’uomo d’affari italiano. È un uomo imbroglione, ricchissimo, che approfitta del suo status e soprattutto dei suoi soldi per far lavorare immigrati illecitamente. Tutto gli si ritorce contro quando uno di questi lavoratori si ferisce per colpa sua. In Amore, Bugie e Calcetto, altri cliché vengono a galla, come per esempio l’archetipo del maschilista italiano, raffigurato attraverso uno dei personaggi che si dopa per essere più prestante tanto durante le partite quanto presso le ragazze più giovani di lui.
Commedia brilante, Neoralismi rosso e rosa
La commedia italiana appare negli anni 30. Nominata Commedia brillante, viene retta da una forte censura da parte dello Stato fascista. Essa evoca di rado situazioni imabarazzanti come gli adulteri, il prossenetismo o i problemi collegati con la crisi. I personaggi sono atemporali, borghesi e al di fuori dei problemi della propria epoca. I film mostrano un paese perfetto, in cui tutto va bene, senza problemi sociali. I film sono poco realistici e annacquati, in breve : “film all’acqua di rose".
Una nuova corrente in relazione con il comunismo emerge durante la seconda guerra mondiale : il Neorealismo rosso. Contrariamente alla Commedia Brillante, i problemi del dopoguerra come le crisi dell’alloggio, i problemi collegati con la disoccupazione o con la famiglia vi sono evocati. Quei film vengono percepiti molto male da parte del potere politico per via del loro carattere critico. D’altronde, sono poco redditizi e negli anni 50 i produttori rifiutano di finanziarli. Di conseguenza, il Neorealismo rosso si muta a poco a poco in Neorealismo rosa ed espone gli stessi problemi, ma in modo più divertente. Si tratta di una commedia popolare dall’aspetto leggero, ma spesso anche retta da una forte critica sociale.
La commedia italiana
La Commedia italiana si colloca nella scia del Neorealismo rosa. La congiunzione dei talenti contribuisce alla sua qualità : il cineasta per la messinscena, il regista per creare una storia avvincente, e infine gli attori per la qualità della recitazione – fondamentale nella commedia. La difficoltà nel cinema sta nell’accontentare i cineamatori e il grande pubblico allo stesso tempo. La commedia italiana assume bene questa parte poiché crea delle situazioni divertenti pur evocando temi profondi propizi alla riflessione del cineamatore. Come dichiarò Jean Gil durante un’intervista : "Nella commedia, bisogna far ridere, questa è la legge dello spettacolo". La commedia italiana non si ispira direttamente alla Commedia dell’arte, come si potrebbe pensare : prima di tutto, funge da sfondo culturale, purché le venga presa a prestito una nozione : quella dell’’uso degli archetipi sociali (ad esempio : il Matamore, il marito ingannato, la ragazza civetta, il vegliardo bisbetico…. ; tutti personaggi ricorrenti nei film di questo genere). La commedia italiana, il Neorealismo rosso e rosa hanno lo stesso scopo : parlare dei problemi della società non evocandoli però nello stesso modo. Se per esempio il Neorealismo rosso e rosa privilegia la figura dell’amatore, la Commedia italiana si avvale della qualità di recitazione di attori professionisti per impersonare gli archetipi.
Retrouvez cet article en version française.
Antoine Bernier e Erwin Eninger
Traduzione : Damien Zalio
La bande annonce de Amore Bugie & Calcetto (Amour, mensonges et foot) :
La bande annonce de Lezioni di Cioccolato (Leçons de Chocolat) :
Programmation et site web de Univerciné Italie
Lieu : Cinéma Katorza, Nantes
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Ces articles ont été réalisés par une équipe d’étudiants de la filière Infocom de l’Université de Nantes. Equipe : Alexis Annaix, Antoine Bernier, Erwin Eninger, Aurélien Lahuec, Marco Streit.
Coordination éditoriale et pédagogique : Renaud Certin.
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